Verso il Parco Nazionale degli Iblei

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Il territorio dei monti Iblei diventerà Parco nazionale. Lo ha deciso una recente legge del parlamento.

di Alfonso Lapira

Insieme alla finanziaria 2007 è diventata legge dello stato quella che istituisce il primo parco nazionale in Sicilia, con uno stanziamemto di 250 mila euro per l'avvio. Un evento di portata storica, per il triangolo sud orientale della Sicilia, un traguardo atteso a lungo da quanti hanno lavorato per raggiungere questo risultato. A dare l’annuncio ufficiale è stato dall’assessore provinciale alla Pianificazione territoriale Paolino Uccello, che ha già anticipato, per gennaio 2008, di volersi fare promotore di un protocollo d’intesa con le altre due province interessate per avviare le procedure di legge per la organizzazione del parco e la individuazione delle fonti di finanziamento. L’obiettivo del Parco nazionale dovrà essere quello di proteggere la biodiversità e allo stesso tempo di favorire e regolare la fruizione turistica, con incentivi per le attività turistiche ed agricole ecocompatibili.

Un parco, tre province
La provincia di Siracusa è quella maggiormente coinvolta da questa istituzione, poiché il 60% del parco ricade nel territorio siracusano, il rimanente territorio è quello che insiste sulle province di Catania e Ragusa. Si tratta di un’area in cui ricadono ben 16 Siti di Interesse Comunitario, per una superfice complessiva di 27.847 ettari; le riserve naturali sono 5 per una superficie di 4.913 ettari; vi sono inoltre circa 21.000 ettari di boschi demaniali e privati, 9 siti archeologici di notevole rilevanza, e qualche decina di siti archeologici di entità minore.

Una risorsa per il territorio?
Il Parco potrà accedere a numerose risorse finanziarie riservate sia da parte dello Stato che da parte dell’Unione Europea. Opportunità che da alcuni viene considerata un ulteriore spinta per uno sviluppo fondato sul turismo sostenibile. Il Parco probabilmente metterà la parola fine alla vicenda delle trivellazioni gas-petrolifere poiché l’estrazione di idrocarburi non è compatibile con il parco. C’è da attendere la reazione del fronte critico che nelle scorse settimane ha già fatto sentire con insistenza la sua voce, evidenziando gli aspetti negativi di questa nuova realtà.